Ecco i vincitori della categoria Fashion Design di MM Award 2021, l’International creative award promosso dall’agenzia di consulenza creativa MM Company per premiare e promuovere i talenti e i brand più promettenti negli ambiti del Fashion Design, Product Design e Interior Design.
gold prize – studenti/creativi
Fontana Tamara con il progetto “I Think Therefore I Am (Somewhere Else)”
La mente come rifugio fertile, creativo, surreale, per fuggire dalle tempeste della vita. La collezione esplora i paracosmi: scenari immaginari che offrono una pausa dalle pressioni sociali e un modo per visitare una realtà alternativa. “Ho chiesto ai miei amici di descrivermi in breve il loro rifugio mentale. Ho poi raccolto delle immagini suggestive, capaci di restituirmi la stessa sensazione, e ho caricato dei campioni di immagini in un tool che utilizza un Generative Adversarial Network (GAN), ovvero una classe di apprendimento automatico nel quale i dati vengono inviati ad un’intelligenza artificiale. Ho ricavato così cinque immagini, ognuna rappresentante un paracosmo”.


silver prize – studenti/creativi
Ciamprone Sonia con il progetto “Cloudy imperfection”
La collezione nasce da una riflessione sulla patologia depressiva, che offusca la mente. Un percorso nel quale i capi diventano strumento per stimolare l’esternazione del proprio mondo interiore, che spesso si nasconde e resta intrappolato in ognuno di noi. La collezione vuol quindi essere uno stimolo ad esprimere sé stessi, senza paura dei pregiudizi, riuscendo a trasformare momenti negativi in positivi; per uscire dal buio e rinascere nella luce. Tra le varie tecniche sartoriali spiccano le lavorazioni piping (strisce di tessuto tagliate in sbieco, con inserimento di un cordoncino) e quella della plissettatura a mano.


bronze prize – studenti/creativi
Lyskawinski Pawel con il progetto “Nomadic Serendipity”
Il cammino verso un futuro migliore come metafora di una società che evolve in chiave inclusiva e sempre più integrata. Una concezione di moda che si rivolge ad individui giovani, che sono aperti ad una personalità dai tratti multiformi. “Ho ereditato la conoscenza del mondo dai miei antenati che hanno viaggiato in diversi Paesi per migliorare la loro vita. Viaggiare ti fa perdere e ritrovare te stesso. Affronti sfide che non avresti mai sperimentato se non avessi mai lasciato le tue origini”. La moda come un viaggio senza fine, che offre l’opportunità di migliorarsi.


gold prize – professionisti/liberi professionisti
Bianco Annarita con il progetto “3020-Artifacts from next millennium”
Un progetto che riflette sull’antropocene, epoca geologica nella quale gli esseri umani alterano la geologia e gli ecosistemi della Terra, creando nuovi agglomerati materici che includono detriti plastici fusi e sedimenti naturali. La collezione rappresenta la proiezione in un futuro nel quale i rifiuti elettronici e i detriti fisici interferiscono nei processi geologici. “Ispirandomi ai tre principali processi litogenetici ho creato tre diversi tipi di rocce sintetiche, che includono i rifiuti dei cavi usb”. Le rocce sono innestate in una struttura d’argento per sottolineare questa combinazione stra-ordinaria.


silver prize – professionisti/liberi professionisti
Soldà Giulia con il progetto “Maatroom Collection n.0”
Maatroom come esigenza di ordine interiore, dove la forma diventa espressione di equilibrio. Un concetto che riflette una nuova femminilità sussurrata, dedicata ad una donna sicura, che affronta l’esistenza con ragione e sentimento. Linee semplici che si distinguono per una precisa scelta di gusto stilistico, nel quale maschile e femminile, austero e docile, rigido e fluido, convivono in un equilibrio originale. Dietro ad ogni capo risiede un lavoro di costruzione dalle fogge architettoniche. Ogni collezione si identifica per nome e numerazione, slegandosi da riferimenti temporali. Un guardaroba modulare che si svela in sovrapposizioni e rivisitazioni.


bronze prize – professionisti/liberi professionisti
Maltinti Chiara con il progetto “Fit in home”
Il progetto nasce stando in casa, durante il lockdown del 2020, e consiste nella trasformazione di semplici complementi d’arredo (acquistati all’Ikea) in capi di abbigliamento. La capsule si compone di tre pezzi. Il primo è un completo bianco, costruito fissando il tessuto stretch del copri divano su una base. Il secondo è un cappotto, realizzato con dei pannelli tessili ricavati da 8 copri cuscini. Il terzo è un completo giacca-pantalone con silhouette a campana. “Ho voluto abbattere il muro che mi ero creata nella mia testa stando chiusa in casa, ed è proprio lì che ho trovato l’idea per questo progetto”.


gold prize – aziende/studi/collettivi
Room
Room è un brand brasiliano nato dall’idea di destrutturare il concetto di casa per poi fonderlo con la moda. Con l’obiettivo di costruire un business che valorizzi l’artigianato, la qualità e l’esclusività, il marchio rivisita il concetto dei grandi interior designer brasiliani. Il prodotto più iconico è il sandalo Pillow, che è stato progettato con uno studio meticoloso delle proporzioni tra cinghie e materiali. Il sandalo presenta un’estetica originale e contemporanea, senza per questo compromettere la comodità: proprio per questo si chiama pillow, cuscino. Un oggetto singolare che estende il concetto di modernismo architettonico alla moda. “La produzione è fatta da partner e produttori locali che condividono gli stessi valori etici e filosofici dell’azienda”.


silver prize – aziende/studi/collettivi
Laju Slow Apparel
Laju Slow Apparel è un brand di capi disegnati da Laura Piasentin e illustrati da Juls Criveller. Il marchio si fonda sul concetto di “zero waste”, ovvero di non produrre nessun tipo di capo in più rispetto a quello che verrà richiesto dal mercato (ecco perché un ordine Laju non viene evaso in 24 ore ma in 10 giorni). Tutti i capi sono inoltre tagliati in modo da sprecare meno tessuto possibile. La collezione non segue il tempo delle stagioni o quello del mercato, ma quello dell’artigianato e del mondo sartoriale.


bronze prize – aziende/studi/collettivi
Solferini Milano
Il focus del progetto è un borsone multiuso corredato da kit organizer che possa essere utile sia per i neo-genitori, come borsa per la nascita, che per un weekend lungo, al mare, o per le attività quotidiane dei bambini (come danza, tennis o piscina) e che un domani diventi la gym bag della mamma o del papà. Ogni bustina rappresenta un “post-it” fisico utile a ricordare cosa portare con sé. Ogni componente è removibile, trasportabile e lavabile. Un borsone multi funzione Made in Italy, che muta in base alla crescita del bambino, che ogni genitore può costruire in base alle proprie abitudini e necessità.


special mention – “made in italy is”
Laju Slow Apparel
Il “Zero Waste” promosso da Laju Slow Apparel è un indirizzo essenziale che le aziende del Made in Italy devono implementare con forte senso di responsabilità. Esso rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità unica per il comparto della moda alto di gamma, e dunque si configura come la chiave del successo del Made in Italy nel futuro. I capi Laju sono inoltre prodotti, realizzati e confezionati interamente in Italia con tessuti naturali certificati GOTS, il più importante standard internazionale per la produzione sostenibile di indumenti, e prodotti tessili realizzati con fibre naturali da agricoltura biologica.

