issue #29: remote summer
Caleido racconta il Diario di viaggio di Erik De Felice, fotografo, a Praia da Arrifana (Portogallo). Benvenuti in Caleido, diario d’ispirazione che contiene molte storie: di persone creative, di tendenze, di viaggi, di oggetti. / Leggi qui l’Editor’s letter
Diario di: @erikfelice


1. Se dovesse selezionare delle fotografie da incollare nel suo Diario estivo, chiamato “Remote summer” quali sarebbero? Ripensando a quando le scattò, che cosa la colpi?
Sicuramente una in particolare: dei due ragazzi seduti sul ciglio di una scogliera con difronte il mare. Erano due ragazzi in viaggio con il loro furgone camperizzato e, quando li scattai, vidi che stavano meditando prima del pasto, mi hanno subito trasmesso una purezza mai sentita.



2. Se si trovasse ora in quella precisa situazione, e dovesse inviare una cartolina, a chi la invierebbe? Che messaggio scriverebbe?
Credo che la invierei ai miei genitori, ringraziandoli di avermi sempre supportato e sostenuto durante i miei percorsi.



3. Qual è un oggetto dal quale non si separerebbe mai (esclusa la sua macchina fotografica)? Che emozioni le suscita?
Molto probabilmente i miei strumenti musicali… Perché, un pò come la mia macchina fotografica, sono mezzi che mi permettono di esprimermi, suscitando forti emozioni a me e agli altri.


Erik De Felice è fotografo e sassofonista, cresciuto in Italia ma nato in Olanda. Si è avvicinato alla fotografia da piccolo grazie allo sport, spesso estremo. Proprio grazie ad esso ha iniziato a scattare. Ha frequentato un’accademia di fotografia a Milano, la quale gli ha permesso di studiare con grandi autori e professionisti. Subito dopo ha frequentato una scuola di Graphic Design, migliorando così la mia competenza grafica. Ora è un fotografo professionista e si occupa di moda, reportage e ritrattistica.