issue #22: Inner landscape
L’intervista su Caleido ai Santi Francesi, vincitori dell’edizione di X-Factor 2022, è la cover story della Issue #22, intitolata: Inner landscape. Benvenuti in Caleido, diario d’ispirazione che contiene molte storie: di persone creative, di tendenze, di viaggi, di oggetti. / Leggi qui l’Editor’s letter
Diario di: @santifrancesi
Intervista di Marco Cresci

1. Alessandro De Santis @aledeisanti e Mario Francese @acerboo, in arte Santi Francesi: il vostro genere synth-pop ha una forte componente cantautoriale, qual è la musica che vi ha formati?
MF: Io sono cresciuto dentro alla musica grazie a mio padre che mi ha montato un impianto stereo sul passeggino quando ero piccolo. Fino ai 13 anni se non c’era una chitarra elettrica non era musica per me, vengo dalla scuola metal. Poi quando ho capito che volevo fare musica nella vita è cambiato tutto, io e Alessandro siamo cresciuti insieme e ci siamo aperti sia a livello di ascolti che di produzioni. La reference generale che possiamo dare entrambe sono i @twentyonepilots, con loro è stato amore al primo ascolto, hanno influenzato molto il nostro modo di scrivere.
ADS: Io avevo un gruppo prog, suonavamo i @genesis_band e i @pinkfloyd, poi ho incontrato Mario e quel mondo si è smontato, ma queste influenze fanno sempre parte di noi. Per quanto riguarda il cantautorato, forse diciamo poche cose per definirci tali, le nostre canzoni sono più composte da tante immagini frammentate piuttosto che da un unico racconto.

2. Siamo a ridosso del lancio del vostro nuovo ep “In Fieri”. Quanto di personale c’è nei vostri testi?
ADS: Tanto, tantissimo, ma è un personale che è ambiguo anche per me, nel senso che quando ci troviamo a comporre un pezzo e a scrivere un testo, spesso scopro qualcosa di me che non sapevo. Non uso la musica come valvola di sfogo per dire qualcosa alle persone, ma come mezzo per capire cosa mi sta succedendo. La musica è l’unico modo sincero con cui riesco a comunicare.


3. Nel vostro privato vi considerate delle persone solitarie o amate la socievolezza?
ADS: Siamo delle persone abbastanza solitarie, siamo schermati nella vita privata, ma se tu mi chiedi oggi chi sono, onestamente non saprei cosa risponderti perché siamo persone in costante conflitto con noi stessi, io cambio idea ogni venti minuti. Ma trovo sia un processo normale per arrivare a capire cosa si vuole. Forse cerchiamo di censurare la nostra vita privata perché noi stessi non ci capiamo niente, al momento la musica è la costante chiara della nostra vita.

4. Che rapporto avete con i social?
ADS: Pessimo, difatti non vediamo l’ora di andare in tour per poter ringraziare tutti di persona.
5. Se siete così schivi, come avete fatto a partecipare ad @amiciufficiale nel 2017 e ad @xfactoritalia 2022?
ADS: Per @xfactoritalia ci hanno chiamato facendo scouting… All’inizio eravamo titubanti, non ci piaceva l’idea di farci giudicare da quattro persone, ne tanto meno di farci filmare. Sicuramente eravamo tra i più rodati a livello di esperienza, così l’abbiamo vissuto con molta leggerezza, mettendo anche qualche paletto: uno di questi era proprio quello di usare pochissimo i social.
6. Avete un luogo in cui amate rifugiarvi per pensare?
ADS: Costa Rei in Sardegna dove vivono i miei nonni. Se ho bisogno di una settimana per non pensare a nulla, prendo l’aereo e volo lì, dove non c’è nessuno… E i pochi abitanti si fanno i fatti loro. Adorabile!
MF: Io non ho un luogo preciso ma ho un forte legame con la montagna: faccio snowboard e stare in alta quota fermo nel silenzio mi fa stare tranquillo.

7. Avete detto che le vostre canzoni sono composte da tante immagini, qual è il vostro film preferito?
ADS: “Come un Tuono” di Derek Cianfrance con Ryan Gosling.
MF: “Il Laureato” di Mike Nichols.
8. Nella canzone “Spaccio” feat. @fastanimalsandslowkids c’è una strofa che dice: “Tu ci hai mai pianto davanti a un palco?”. Quando è stata l’ultima volta che è capitato a voi?
ADS: Proprio al concerto dei @fastanimalsandslowkids la scorsa primavera a Milano.
MF: Ad un concerto dei @twentyonepilots in Austria.

9. C’è un album in arrivo?
MF: Non ancora, ma usciranno dei singoli a cui stiamo lavorando. Clicca qui per acquistare l’ep
10. Qual è un oggetto della vostra casa a cui non rinuncereste mai? E qual è il ricordo legato ad esso?
ADS: Siamo pessimi in queste cose, scusaci, ma quando non dobbiamo parlare di musica siamo di una noia mortale… Anzi, ripensandoci bene potrei dirti un pallone di spugna con cui giocavo da bambino! Ma non so dove sia…
MF: Il mio computer, perché contiene tutto quello che abbiamo fatto. Ma non ho un legame con un oggetto in particolare, perché non siamo persone materialiste.
